Come vi ho già raccontato in uno dei miei post precedenti, nel 1998, il Premio Nobel in medicina è stato vinto dai dottori Furchgott, Ignarro e Murad per le loro scoperte concernenti l’Ossido Nitrico e il suo precursore, la L-Arginina, come molecole segnale nel sistema cardiovascolare. Uno dei 20 amminoacidi più comuni, la L-Arginina, è una componente fondamentale per il rilassamento dell’endotelio, il rivestimento interno delle arterie. Supplementi di Arginina aiutano a creare più Ossido Nitrico che a sua volta aiuta a rilassare e dilatare le arterie. Il corpo ha più bisogno di Arginina/Ossido Nitrico quando si trova in condizioni di stress, malattia, malnutrizione o traumi. In presenza di queste condizioni, l’Arginina è fondamentale perché si verifichi la guarigione.
Il Dr Prendergast, un esperto di lunga data sul potere dell’Arginina, dice: “L’Arginina usa le due vie naturali nel cervello per stimolare le proprietà anti-invecchiamento, le performance sportive e incrementare le difese immunitarie. Poiché la L-Arginina promuove un sano flusso del sangue, può anche aiutare la vita sessuale.”
L’Arginina risolve i problemi cardiovascolari e inverte l’arteriosclerosi. Il Dr Prendergast è orgoglioso di dire che i suoi pazienti negli ultimi 17 anni, non sono stati vittime di alcun ictus, attacco cardiaco o persino diabete.
Questa nuova attenzione verso l’Arginina ha portato allo studio ed alla scoperta dell’effetto dello stesso amminoacido in molti altri tipi di cellule, tra cui naturalmente, quelle del cancro. Eppure una stretta relazione tra il cancro e l’Arginina era già stata riscontrata prima del Nobel del 1998: nel dicembre 1991 il LA Times pubblica un lungo articolo su Jimmy Keller , un uomo che dedica la sua vita alla guarigione ed alla medicina alternativa. Il governo lo considera un truffatore, lo cattura in Messico a lo arresta. Il Nobel del 1999 dimostra, però, che era stato un genio della medicina. Probabilmente, tutto il sapere riguardante l’Arginina e il cancro, arriva negli anni successivi seguendo le convinzioni di Keller.
Keller iniettava Arginina per endovena ai pazienti affetti da cancro. Egli la assume personalmente ed è stupefatto dall’effetto: “Ho sentito un formicolio nelle aree dei tumori. Diventavano più morbide. Era fenomenale.”
Il LA Times racconta che, quando Keller somministrava un’iniezione di Arginina, il paziente iniziava a sentire caldo nella regione del tumore (un termometro posto proprio nell’area coinvolta mostrava un aumento della temperatura di 1° o 2). Alcuni pazienti con tumori cerebrali hanno sentito scoppiettii come se avessero i fuochi d’artificio nella testa. Il trattamento non funzionava con tutti, ma quando funzionava, Keller dice, il risultato era spettacolare. I pazienti hanno riportato che, in poche ore, il tumore si rammollisce, si restringe e inizia a sparire. Keller sostiene che nei tumori a vista si possono effettivamente vedere delle bolle.
Il LA TImes racconta inoltre come anche i visitatori della clinica di Keller erano stupefatti. Raccontavano di aver visto gente che arrivava alla clinica vicini alla morte e che, dopo pochi giorni o poche settimane di trattamenti, tornavano di nuovo in piedi, camminavano ed erano pronti a tornare alla loro vita normale. Il Dr George Eisberg, un medico curante di Albuquerque che ha testimoniato al processo, racconta di aver accompagnato un amico morente nella clinica di Keller. “L’ho portato con la sedi a rotelle. Non riusciva a deglutire. Ma appena Keller lo ha sottoposto alla terapia endovenosa, il dolore al petto del paziente è diminuito così tanto che quella sera stessa è andato a cena fuori”.
Inoltre il LA Times ci dice anche che “Keller praticava apertamente la medicina senza una licenza, prescrivendo megadosi di vitamine per endovena, appendendo le bottiglie agli appendiabiti, trattando più di 20 pazienti al giorno per tutto il paese. Non somministrava semplicemente iniezioni ma teneva le mani dei pazienti e pregava con loro. Prescriveva ai pazienti una dieta ferrea di cereali integrali, verdure fresche, pesce uova e carni bianche. Insisteva affinché i pazienti evitassero pentole di alluminio, carni rosse, cibo in scatola, alcol, caffè, farina bianca e sale”.
Stando a LA Times, la parte più semplice della difesa di Keller è stata provare che l’affermazione secondo cui l’Arginina non è efficace come cura per il cancro è falsa. A questo scopo, uno dei cinque avvocati di Keller ha chiamato a testimoniare diversi ricercatori della salute. Hanno testimoniato che nei database medici standard hanno riscontrato 20/25 articoli, alcuni dei quali condotti proprio dal National Cancer Institute, secondo cui la L-Arginina, in primo luogo previene i tumori e, in caso di tumori esistenti, li riduce significativamente o li fa interamente sparire. I documenti vanno dal primo, condotto nel 1943, che mostra che l’83% dei tumori nelle cavie testate, sparisce in due o tre settimane in seguito a iniezioni di L-Arginina, fino ad uno studio del Lancet del 1991, che mostra come quando dei volontari si sottopongono a iniezioni di una megadose di L-Arginina per tre giorni, l’attività delle loro naturali cellule killer aumenta del 91%.
Il Dr Prendergast conferma che ci può essere un importante nesso tra l’Arginina e il cancro: egli spiega che una delle ragioni principali per cui l’Arginina aiuta i pazienti con cancro è la sua abilità di trasportare più Ossigeno ai tessuti del corpo che ne sono stati privati, l’intero mondo della medicina alternativa è d’accordo nell’affermare che un maggior livello di Ossigeno nei tessuti è un grave danno per ogni tipo di cellula tumorale. Quando i livelli di acidità sono alti e bassi quelli di Ossigeno i tumori proliferano, una situazione che l’oncologia classica ignora.
Vi è una corrente di pensiero secondo cui la maggior parte di noi ha delle cellule tumorali nell’organismo ma il sistema immunitario riesce a distruggerle. Sembra sensato cercare di avere un potente sistema immunitario per sconfiggere il cancro, che la FDA o la CDC o l a American Medical Association sia d’accordo o no. Notiamo i tumori quando le sue cellule sopraffanno il nostro sistema immunitario e crescono in un tumore visibile, per cui qualunque cosa rafforzi il sistema immunitario ci può aiutare.
Ad oggi sono in effetti numerose le ricerche che confermano la correlazione tra L-Arginina e cancro.
Ad esempio, nel 2011, nel CLinics Cancer Research, gli scienziati della University of Colorado Cancer Center mostrano che trattamenti con l’amminoacido Arginina hanno attivato le cellule anticancro T in pazienti con glioblastoma, potenzialmente consentendo al sistema immunitario di ripulire il corpo dal tumore.
Tra i sostenitori di questa correlazione ritroviamo oggi anche noti oncologi esperti nelle terapie tradizionali.
Il Dr Ivan Borrello, professore al John Hopkins Kimmel Center sostiene che l’Arginina che innalza il livello di Ossido Nitrico non cura il cancro ma può essere usata in aggiunta alla normale chemioterapia o immunoterapia. (Forse ha ragione, ma potrebbe essere usata in aggiunta ad altre terapie più sicure e sane.)
L’Arginina apre le arterie e le vene per aumentare il flusso e il volume del sangue aumentando così l’Ossigeno nelle cellule. I risultati dello studio della Howard Hughes Medical Institute/Duke University Medical Center, nel 2005, mostrano che aggiungendo più Ossido Nitrico si aiuta l’emoglobina a trasportare più Ossigeno ai tessuti. Lo studio è stato condotto dal Dr Dewhirst, professore di radio-oncologia che dice: “L’emoglobina ha bisogno del suo partner naturale nel sangue, l’Ossido Nitrico, per fare il suo lavoro di trasportare Ossigeno ai tessuti. Ma i trattamenti attuali forniscono emoglobina senza Ossido Nitrico. Se potessimo aumentare l’ossigenazione del tumore prima della radiazione, avremo la possibilità di colpire più cellule tumorali.” Respirare naturalmente Ossigeno puro, aumenta il livello di Ossigeno circolante ma non quello nelle arterie che alimentano i tumori. Al contrario, l’emoglobina e l’Ossido Nitrico insieme aumentano l’Ossigeno all’interno dei tumori. Lo studio appena citato è la prova fino ad ora più forte che supporta una teoria, inizialmente sviluppata nel 1996, secondo cui l’Ossido Nitrico fa parte dell’innato sistema di trasporto dell’Ossigeno nell’organismo. Negli studi precedenti i ricercatori avevano dimostrato che l’Ossido Nitrico nel sangue è una molecola regolatrice che valuta i livelli di Ossigeno nei tessuti e spinge l’emoglobina a subire dei sottili cambi di forma per rilasciare il suo Ossigeno quando i livelli nei tessuti sono bassi
La scoperta che la L-Arginina è l’unico precursore dell’Ossido Nitrico, questa molecola messaggera multifunzionale, ha portato a investigare su numerosi fenomeni fisiologici e patologici incluso il cancro. Nell’ultima decade, l’uso dell’Ossido Nitrico nel trattamento del cancro è diventato un nuovo campo di studio, guadagnando credibilità e comprensione a livello biochimico e molecolare.
Spero, con questo, di essere stato utile.
Mike